Editore: Flaccovio
Codice: 9788878044210
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Nell'ambito della fertile stagione artistica della Sicilia del Seicento, la storiografia concorda unanimemente nel considerare la vicenda della decorazione a marmi policromi degli interni chiesastici una delle manifestazioni più pregnanti e singolari. Prendendo le mosse dall'opera di maestranze lombarde e toscane, l'ambiente siciliano riuscì, a partire dalla fine degli anni venti del Seicento, ad elaborare una forma del tutto nuova di decorazione, riprendendo i repertori floreali e zooomorfi di derivazione rinascimentale e reimpostando la tavolozza dei colori su forti contrasti cromatici. A partire dagli anni cinquanta del Seicento, infatti, grazie all'apporto inventivo di scultori-architetti, iniziarono ad essere impiegati in modo sempre più deciso gli inserti scultorei e, al contempo, furono avviati ambiziosi progetti, finalizzati ad utilizzare la fitta trama decorativa a marmi policromi come strumento di qualificazione di interi spazi chiesastici. Gli effetti così raggiunti, in opere come le chiese del Gesù, dell'Immacolata Concezione, del SS.Salvatore e di S. Caterina a Palermo, o ancora, di S. Gregorio e di S. Nicola a Messina, risultarono del tutto unici nel contesto europeo del tempo, rivelando nell'ambito della ricerca architettonica dell'isola, una forte capacità di autodeterminazione, al di là della costante assimilazione di influssi provenienti dalle principali capitali culturali del tempo.